martedì 28 gennaio 2014

LA SALUTE DELLA NOSTRA PELLE


Al giorno d’oggi sempre più persone manifestano problemi alla pelle e alla cute e ci ritroviamo sempre più sensibili ai prodotti in commercio.
Questo perché la maggior parte degli shampii, balsami, bagnoschiumi, creme e via dicendo,  che troviamo al supermercato, pure tanto pubblicizzati come ottimi prodotti, contengono molte sostanze aggressive e perfino dannose per il nostro corpo.
La nostra pelle non serve solo da rivestimento dei tessuti sottostanti, ma è anche un organo di “senso” che ci permette di “leggere” l’ambiente circostante e di interagire con esso; regola la temperatura corporea attraverso la sudorazione; è un importante organo emuntore, cioè  che, come il fegato, i reni e l’intestino, espelle dall’organismo grandi quantità di tossine e scarti metabolici; è anche in grado di produrre sostanze importantissime come la vitamina D e la melanina; e ospita centinaia di specie diverse di “animali” (la microflora cutanea), alcuni utilissimi e altri un po’ fastidiosi.
 È per questo che va trattata con cura, evitando di “stressarla” con lavaggi troppo energici o di impermeabilizzarla con sostanze che le impediscano di funzionare a dovere. Una pelle sana e ben trattata è naturalmente morbida,liscia, idratata, non unta; si mantiene pulita a lungo e non emana odori sgradevoli.
E’ inutile dire che una sana e corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la salute anche della nostra pelle, ma possiamo aiutarla con un acquisto più responsabile, evitando tutti quei prodotti che contengono sostanze che possono danneggiarla.
Premetto che in tutti i prodotti cosmetici per legge ci sono scritti gli ingredienti, che troviamo in etichetta dopo la sigla INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), solo che le prime volte bisogna armarsi di pazienza per capire cosa significhino quei termini, che sono espressi in latino (riferiti ai nomi botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea; ad esempio "prunus amygdalus dulcis oil" sta per "olio di mandorle dolci") o in inglese; nel caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (es. CI 45430).
Al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell'1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.
Questa è una lista di Cosa è meglio evitare nei cosmetici e prodotti per la detergenza personale:

-           In primis: Petrolatum, paraffinum liquidum, vaselina, mineral oil: sono derivati dalla
raffinazione del petrolio, inquinanti, comedogenici e inseriti recentemente dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe II. (Qui voglio far presente che se andate a vedervi l’Inci di quei famosissimi olii superpublicizzati e indicati per bambini, altro non sono che “Paraffinum liquidum”, e quindi derivati del petrolio, più l’aggiunta di profumo)
-           quasi tutte le cose che finiscono in -one, -thicone oppure -siloxane: sono siliconi. Assolutamente sintetici, non biodegradabili, nessuno ne ha studiato gli effetti a lungo termine sulla pelle. Formano una patina che fa sembrare la pelle liscissima, ma non hanno nessuna funzione attiva (non idratano). A molte persone danno anzi problemi di disidratazione, in quanto sono ottimi solventi.
Finchè si usano va tutto apparentemente bene, ma appena si sospendono la pelle si rivela arida e disidratata. Usati nei fondotinta, possono interferire col sebo cutaneo e far coprire la pelle di squamette e pellicine.
-           i PEG e PPG: derivati petroliferi che contengono anche minime tracce di diossano e ossido di etilene.
-           DEA, MEA, TEA (es. triethanolamine), MIPA: sintetiche, pericolose per la formazione di  nitrosoammine (sono sospettate di portare al cancro ).
-           DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, formaldheyde, methylchloroisothiazolinone,methylisothiazolinone, sodium hydroxymethylglycinate, chlorexidine: rilasciano formaldeide.
-           il triclosan: allergenico, si accumula nel corpo e si ritrova anche nel latte materno. Un suo accumulo può causare l’alterazione della funzionalità epatica e quella polmonare, indurre sterilità, e alterazione immunitaria
-           nonoxynol o poloxamer: sintetici, allergenici, anche quest possono causare sterilità e sono probabili mutageni.
-           i C seguiti da un numero dispari sono sintetici
-     -          Quasi tutti i numeri dispari

Per aiutarvi nella decifrazione degli ingredienti un chimico industriale, esperto in materia di cosmesi e detergenza  ecobio ha creato un Biodizionario, che trovate sul sito www.promiseland.it . Basta mettere il nome che trovate in etichetta e vi viene fuori un semaforo a due pallini, se sono verdi è ok, gialli significa che possono dare allergia anche se sono naturali, ma in sé non fanno male e rossi sarebbero proprio da evitare.
Tanti ingredienti non li ho trovati, ma curiosando sul sito si può sempre chiedere!



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